Creare un'applicazione IoT in SnapLogic, parte II: accelerare l'ultimo miglio

Il ultimo post in questo in corso IoT ha illustrato la creazione di una Ultra Pipeline basata su cloud per svolgere la maggior parte del lavoro per la nostra applicazione IoT. Abbiamo descritto la seguente applicazione:

  • Un sensore da qualche parte (in sede, da un'API, ecc.) che produce dati che includono un payload "colore";
  • Un LED in sede, collegato alla nostra rete locale, opportunamente collegato per sembrare un endpoint REST;
  • Due pipeline, una on-premise e una nel sito cloud.

Il compito rimanente è quello di creare la pipeline on-premise dell'ultimo punto. Si tratta di una pipeline breve e semplice, con una piccola particolarità: l'uso dei parametri della pipeline.

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Se al post precedentericorderete che il risultato finale della Ultra Pipeline è quello di richiamare un'istanza della pipeline on-premise, con il parametro del colore passato come parametro della pipeline. (Il colore è diventato il MacGuffin di questa serie di blog sull'IoT, il che è un po' strano dato che l'esempio canonico di MacGuffin è di un film in bianco e nero.) Il nostro primo passo nella pipeline on-premise è quindi quello di inserire un Mapper Snap per prendere il parametro _color della pipeline e renderlo disponibile come documento, con la chiave colore:

Impostazioni per il Mapper Snap.
Impostazioni per il Mapper Snap.

E questa era la parte difficile. Avete trasmesso in modo sicuro i dati da un insieme arbitrario di servizi cloud a una pipeline che opera all'interno del vostro firewall. I parametri della pipeline fungono da messaggeri; la pipeline on-premise li raccoglie e li riformula in un documento. Il resto della pipeline consiste semplicemente nel formattare il colore in un POST REST per la nostra luce. Il generatore JSON crea semplicemente i dati per il post:

[
  {
    color: $color
  }
]

Infine, nel nostro Snap POST, inviamo un messaggio alla nostra luce. Si noti che l'entità HTML è impostata su "$", che è la radice del nostro documento JSON, e che abbiamo aggiunto un'intestazione per identificare il contenuto del payload.

Impostazioni per il POST Snap.
Impostazioni per il POST Snap.

E questo chiude la nostra applicazione leggera. Nel prossimo post vedremo un esempio più concreto di estrazione di dati da un'API Web, di elaborazione e di invio a un microcontrollore abilitato a cloud. E non dimenticate la nostra serie di blog sull'IoTe il nostro canale YouTubeo per contattateci per una dimostrazione.

Categoria: Prodotto
Argomenti: Tutorial IoT

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