Questa settimana Jason Bloomberg, esperto del settore e autore del libro, La rivoluzione dell'architettura agile, ha tenuto una grande presentazione intitolata: Siamo nel 21° secolo, perché la vostra integrazione dei dati non è liberamente accoppiata? Il relatore esamina alcune delle sfide poste dai connettori middleware tradizionali, tra cui il middleware ESB e l'accoppiamento stretto, in cui qualsiasi modifica del formato dei dati o dei requisiti di interfaccia per uno dei due estremi di un'interazione richiede un aggiornamento del connettore. Il risultato è un ambiente di integrazione molto fragile, con troppi singoli punti di fallimento. (Si veda l'articolo iRequisiti PaaS per la fluidità delle implementazioni ibride.)
Jason prosegue riassumendo i vantaggi del loose coupling e rivedendo i limiti dei servizi Web, degli schemi XML e dei formati di dati rigidi e fortemente tipizzati. La presentazione passa in rassegna REST, JSON e quella che definisce la "trappola dei dati senza schema". Conclude con i seguenti consigli e suggerimenti per l'integrazione dei dati:
Fare:
- Pianificate in anticipo la scalabilità orizzontale e la tolleranza ai guasti (cloud friendliness), soprattutto quando le soluzioni pubbliche cloud diventano la piattaforma preferita dalle organizzazioni.
- Favorire i formati di dati incentrati sui documenti
Non farlo:
- Utilizzare un middleware rigido e centralizzato
- Si basano molto su schemi fissi
Per quanto riguarda in particolare il middleware ESB ( Enterprise Service Bus ), Jason ha dichiarato quanto segue:
- Essenzialmente l'ESB è tradizionale middleware con l'aggiunta dei servizi web
- L'ESB è tipicamente un'implementazione vecchia, basata su hub con un unico punto di guasto.
- Il middleware ESB non è "cloud friendly" e non è all'altezza del compito - non è progettato per essere scalabile orizzontalmente e le informazioni sullo stato sono mantenute centralmente
Ha parlato dell'"introspezione in tempo di progettazione" di SnapLogic e dei nostri Snap, che definisce "connettori di nuova generazione":
- Possono raccogliere automaticamente i metadati in modo che la configurazione dell'integrazione possa essere eseguita dinamicamente.
- SnapLogic consente di automatizzare la configurazione dell'integrazione in modo da avere una maggiore flessibilità nel gestire le interazioni che cambiano.
- Man mano che le aziende scoprono la necessità di trasformarsi dalle loro vecchie soluzioni middleware ESB, ci aspettiamo una maggiore conversazione sulle best practice, sulla migrazione e sull'integrazione. Sebbene l'infrastruttura tradizionale, come il middleware ESB, sia anche costosa da implementare, i recenti progressi dell'Integration Platform-as-a-Service (iPaaS) estendono anche le capacità dei dati e della tecnologia.
È possibile consultare l'intera presentazione, che comprende anche un Piattaforma di integrazione elastica SnapLogic dimostrazione di Craig Stewart, qui e ho incorporato le diapositive qui sotto. Assicuratevi di dare un'occhiata anche alla recensione di Jason su SnapLogic Snaps: Reinventare i connettori intelligenti e il nostro libro bianco: Perché gli autobus non volano nel Cloud.